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Care democratiche e cari democratici in Europa,

 

è una delle notizie di questa settimana che mi ha reso particolarmente contenta. Perché ogni tanto i risultati concreti arrivano. In Commissione Antimafia - e già prima in 'Mafia? Nein Danke!' - mi sono impegnata per anni affinché in tutta Europa si prevedesse la possibilità di confiscare facilmente i beni ai mafiosi seguendo l'esempio italiano, dal momento che la mafia ormai opera a livello internazionale. Il Parlamento tedesco lo ha fatto due anni fa. Nel dibattito al Bundestag, nel motivare quanto fosse utile introdurre una norma di questo tipo, due colleghi si sono riferiti esplicitamente alle mie argomentazioni. Adesso lo Spiegel parla del successo di questa nuova legge. Milioni di euro e decine di immobili in questi due anni sono stati sottratti ai mafiosi proprio grazie a questa legislazione. Una vera soddisfazione. Come quella derivante dalla possibilità, anche in Italia, di aderire alle squadre investigative comuni europee. Anche questo frutto di una tenace battaglia, da me portata avanti con convinzione negli ultimi anni. Adesso, sotto il coordinamento di Eurojust e del Vicepresidente italiano, Filippo Spiezia, se ne stanno vedendo i risultati, attraverso la conclusione di diverse indagini europee, a partecipazione anche italiana. Stanno facendo un gran bel lavoro. Il che motiva ancora di più a continuare a combattere le mafie in Italia ed in Europa.
 

Tasse in aumento per gli italiani all'estero
 
Ciò che avevamo raggiunto per gli italiani nel mondo nella precedente legislatura, questo Governo lo sta distruggendo in pochi mesi. È appena scaduto il termine per il pagamento di Imu e Tasi. E le tasse immobiliari hanno fatto registrare un aumento fino al 10% per gli italiani all'estero, secondo quanto stimato da Il Sole 24 Ore. Tutto a causa della legge di bilancio voluta dall'attuale governo Lega-5Stelle e appoggiata dal Maie. Che ha cancellato il blocco degli aumenti introdotto nel 2015 con il nostro governo PD. Come se ciò non bastasse, i nostri pensionati all'estero rischiano di subire anche un ritardo nel pagamento. Perché la nuova presidenza Inps, voluta da Lega e 5stelle, impone di privilegiare il disbrigo delle pratiche 'Quota 100' e 'Reddito di cittadinanza' a scapito di tutte le altre prestazioni, come denunciato dalla stampa in questi giorni. Un allungamento dei tempi ingiusto e immorale.
 

Con le mamme dei cervelli in fuga
 
La mobilità è un bene. Ne abbiamo discusso al convegno 'Famiglie senza confini' promosso insieme ai colleghi PD eletti all'estero e alle autrici del blog mammedicervellinfuga.com Brunella Rallo e Maddalena Tirabassi. È positivo quando i nostri ragazzi si recano all'estero per accrescere le proprie competenze. Ancor meglio sarebbe riuscire a farli tornare, grazie ad un sistema stimolante, capace di attrarre talenti con esperienze internazionali. Perché gli italiani che hanno fatto esperienza all'estero sono in gamba e l'Italia ha bisogno di eccellenze così. Ne ho parlato anche con la redazione di Fortune Italia e con 9colonne. Possiamo sostenere il rientro attraverso investimenti sul lavoro, sgravi fiscali e maggiori misure di welfare, che aiutino a conciliare carriera professionale e vita privata. È un processo che deve interessare l'intero paese.
 
 
Creiamo lavoro guardando anche oltre confine
 
Le politiche attuate dall'attuale maggioranza non lasciano intravedere un cambiamento positivo all'orizzonte. Al contrario. Il fatturato dell'industria italiana crolla. Centinaia di aziende annunciano piani di mobilità per i propri dipendenti senza che il Ministro competente, Di Maio, intervenga per risolvere le crisi, mettendo a rischio migliaia di lavoratori. E anche le imprese straniere scappano. A cominciare da quelle tedesche che, in un caso su quattro, non prevedono più di investire in Italia. Non a caso la stessa Camera di Commercio italo-tedesca ha invitato esplicitamente a riprendere il piano 'Industria 4.0', da noi a suo tempo introdotta. Lavoro, lavoro, e ancora lavoro. Questa deve essere a mio parere la priorità per l'agenda di governo. Non la caccia al migrante.
 

Fra la nostra comunità per parlare dell'Italia isolata
 
L'atteggiamento di questo Governo ci isola in Europa. E ci rende meno credibili. Siamo tornati ai tempi del peggiore berlusconismo. Con un'immagine del paese di nuovo pessima. Soprattutto a Bruxelles. Quando invece l'Europa è sempre stata la nostra casa. E una garanzia per lo sviluppo e la crescita dell'Italia. Ne ho parlato in queste settimane in diversi incontri. Grazie a tutti delle belle discussioni che per me sono sempre stimolanti e istruttive. Grazie alla nostra comunità a Monaco, dove sono stata ospite del circolo Pd, del neo eletto Segretario, Carlo Taglietti e della Presidente, Lara Galli, e alla comunità di Friburgo, alla quale mi hanno invitato Katy Nataloni e l'associazione Vivace Freiburg. Una bella ed importante discussione sull'Europa del futuro anche a Darmstadt, dove l'incontro è stato organizzato dal Consigliere comunale Santi Umberti e dalla locale SPD.
 

Viva la nostra Repubblica, all'Aja, a Liegi ed a Berus
 
Incontri con la nostra comunità anche nei Paesi Bassi, in Belgio e nel Saarland. Per parlare di libertà, uguaglianza e democrazia. Quei principi fondativi che hanno animato i nostri padri costituenti. E sono gli stessi principi che dobbiamo continuare a coltivare, per non lasciarli spegnere. Ce n'è più bisogno che mai. Per l'Italia e per l'Europa. L'ho ribadito negli incontri ai quali ho partecipato in occasione della celebrazione della Festa della Repubblica. A Berus, allo storico monumento Europa-Denkmal, dove il mio intervento è stato ripreso dal giornale Saarbrucker Zeitung. A Liegi, ospite di Lorenzo Ponzo. E all'Aja, dove ho rilasciato un'intervista a Italian Radio.


Roma, 2 luglio 2019

 
 
 
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