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La Newsletter di Laura Garavini


Care amiche e cari amici in Europa,

 
stiamo vivendo un periodo difficile con questo virus malefico che costringe all'isolamento, sparge paura e non lascia raggiungere i propri cari. È un'emergenza. Che va affrontata con provvedimenti netti. Come quelli che stiamo adottando in Italia da alcuni giorni e di cui ho parlato su Rai News e alla radio pubblica tedesca WDR e in questo articolo de Il Sole 24 Ore. Misure volte ad evitare il diffondersi del contagio. Ma anche di sostegno alle famiglie e alle imprese. Lo stop ai mutui per il 2020 e la sospensione delle tasse, che abbiamo proposto come Italia Viva. Come pure i congedi parentali e i voucher per pagare le babysitter, aiuti che la ministra per la Famiglia Bonetti ha reso disponibili già a partire dalla prossima settimana. E poi un commissario straordinario. Che dimostri di essere padrone della situazione, senza suscitare l’impressione che l‘Italia sia l'untore che esporta il virus in tutto il mondo.

Attenzione, ma niente panico
Quella contro il coronavirus è una battaglia che stiamo affrontando in Italia, in Europa, nel mondo. Ci vuole fermezza, ma al tempo stesso anche l’avvertenza a non cadere nel panico. E a non buttare all'aria i principi acquisiti. È importante seguire i consigli degli esperti per contenere l’epidemia, qui alcune indicazioni utili. In questo periodo può essere giustificato chiudere gli aeroporti e anche le frontiere. Sappiamo che il virus non conosce confini: contenere  i viaggi e gli spostamenti può contribuire a combattere questo virus così aggressivo. Ma il primo giorno successivo alla sconfitta del coronavirus la prima decisione dovrà essere: aprire tutte le frontiere, vivere di nuovo in un’Europa aperta, senza ostacoli. Mi auguro che questo giorno arrivi il prima possibile. Per adesso - tutti insieme - dobbiamo dare il nostro contributo per contenere e combattere il coronavirus, anche se risulta molto difficile.

Migrazioni, è tempo di una politica comune
Anche se in questi giorni tutto gira attorno ad un solo argomento, resta molto da fare, politicamente parlando, anche al di là del coronavirus. Ad esempio l’argomento migrazione è sempre attuale. È tempo di una politica comune europea. Che vada nella direzione di un piano d'accoglienza condiviso tra tutti i Paesi membri. L'ho detto intervenendo alla conferenza sulla difesa dei ventisette paesi europei, riunitisi a Zagabria, nel mio nuovo ruolo di Presidente della Commissione Difesa del Senato. L’Europa deve essere capace di esercitare un proprio protagonismo sulle questioni di politica estera e di difesa, nei territori a noi vicini, senza lasciare che attori politici esterni, magari poco democratici, intervengano al nostro posto. Solo in questo modo possiamo porre fine a drammi come quelli del Mediterraneo o al confine tra Grecia e Turchia.

Esonero dall'Imu, una battaglia concreta
Cresce il numero dei comuni che intende esonerare i propri concittadini pensionati all'estero dal pagamento dell'Imu a livello comunale. Significa che chi è pensionato all'estero e possiede un immobile in questi comuni potrà continuare a non pagare l’Imu. Perché se è vero che con l‘ultima legge di bilancio si è reintrodotta la tassa sulla casa in Italia per tutti gli italiani all'estero, contemporaneamente si è data la facoltà ai comuni di eliminare l'Imu, a proprie spese, attraverso una specifica delibera comunale. Ecco perché da settimane sto cercando di spronare singoli comuni a introdurre tale esonero. Per ora ha deliberato in questo senso Cattolica Eraclea. E anche Mirabella Imbaccari ha già votato all'unanimità una mozione che va nella stessa direzione. Stessa cosa si appresta a fare il Comune di Carfizzi, nel crotonese. Si tratta di un gesto di grande lungimiranza ed intelligenza, per il quale vanno ringraziati i Sindaci ed i consiglieri comunali che si stanno attivando: come Giuseppe Vizzi, consigliere di Cattolica, Giovanni Ferro, Sindaco di Mirabella e Carmine Maio, ex Sindaco di Carfizzi. Chi ama il proprio paese sa che l‘esenzione dall'Imu per chi vive all'estero aiuta il territorio e non lo impoverisce, perché spinge chi sta fuori a mantenere e a rafforzare gli investimenti nella terra d‘origine.

Un'Europa unita nel contrasto al crimine organizzato
Il contrasto al crimine organizzato deve essere un impegno di tutta l'Europa. Un compito a cui contribuisce con ottimi risultati anche l'agenzia europea Eurojust. Un‘agenzia che va potenziata. E non svilita, con un taglio di risorse che ne può compromettere l‘efficienza, come ipotizzato dalla Commissione europea nella proposta di bilancio. L'ho detto aprendo i lavori del convegno 'L'Europa del futuro: la nostra casa comune. Il contributo di Italia e Benelux' che ho promosso in Senato, in qualità di Presidente del Gruppo di amicizia interparlamentare Italia-Benelux, insieme alle rappresentanze diplomatiche europee.

L'Italia all'estero è un'Italia Viva
Monaco. Darmstadt, Berlino. Sindelfingen, Madrid. Eindhoven. Amsterdam. Sono solo alcune delle comunità di italiani che hanno scelto di aderire a Italia Viva, aprendo un comitato locale. Sono settimane di lavoro intenso per Italia Viva in Europa. Lavoro intenso e molto appagante. Perché incontrare tante persone che scelgono di impegnarsi per l'idea di un paese moderno, riformista, europeista, femminista, riempie di vitalità e di ottimismo. Anche in tempi complicati come questi.

Grazie
Mi raccomando, non perdiamoci d‘animo. So quanto sia difficile dovere stare lontani dai propri cari. Ma questo è il periodo in cui bisogna usare la ragione.  Tra l’altro rincuora la consapevolezza che la sanità italiana - e la stessa cosa vale per i sistemi sanitari in tutta Europa - sono ottimi. Pubblici e accessibili a tutti. Dotati di personale medico, infermieristico e sanitario d'eccellenza. Dobbiamo essere fieri di questo. E grati a tutti coloro che in queste ore stanno dando il massimo, per consentirci di tornare il prima possibile alla normalità. Penso al personale medico e sanitario. Alle Forze armate. Alle tante ricercatrici e ricercatori che stanno studiando il virus e le cure per sconfiggerlo. Veri e propri eroi, che stanno sacrificando la propria incolumità, mettendola al servizio della collettività. Sono ore di preoccupazione, per le quali stiamo cercando di operare al meglio, anche adottando misure dure ed impopolari. Ma sono certa che ci aiuteranno a rialzarci. Ancora più forti di prima.


Roma, 12 marzo 2020
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