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La Newsletter di Laura Garavini

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Care amiche e cari amici in Europa,


efficiente. Meno burocratica. Ambientalista. Con tante opportunità per donne e giovani. E più attenzione alle famiglie. Quante volte abbiamo immaginato un'Italia così? Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finanziato dall’Europa, appena approvato in Senato ed alla Camera, iniziamo a realizzarla. Grazie alle ingenti risorse stanziate, ad esempio, per le infrastrutture. O agli oltre 22mila nuovi posti negli asili nido. Tutte misure che perseguono gli stessi obiettivi con cui abbiamo fondato Italia Viva un anno e mezzo fa: semplificazione, parità di genere, investimenti in infrastrutture per rimettere in moto l’economia, riforme progressiste. Ora le risorse europee permettono di concretizzarli. Come ho dichiarato intervenendo in Senato in replica al Presidente Draghi: da una grande crisi come la pandemia può scaturire un esito positivo, rivoluzionario per il Paese.

Possibilità di vaccinarsi in Italia per gli Aire rientrati temporaneamente. Un risultato di Italia Viva
Una bella notizia! Dopo aver sollevato la questione sia in Senato che alla Camera, il Governo ha accolto la nostra sollecitazione. Mia, del collega Massimo Ungaro e di Italia Viva tutta. Acconsentendo che anche gli italiani residenti all'estero, ma temporaneamente in Italia, possano vaccinarsi nel loro luogo di domicilio. Gli Aire infatti rischiavano di rimanere esclusi, non essendo in possesso della tessera sanitaria. Con la nuova ordinanza del generale Figliuolo, commissario straordinario per il piano vaccinale, verrà assegnato un codice sostitutivo della tessera sanitaria, che permetterà ai connazionali Aire di potersi prenotare e vaccinare. Esattamente come per i residenti in Italia. Tutti i dettagli saranno forniti nei prossimi giorni su www.sistemats.it.
 
L'importanza del Green Pass
Il blocco della mobilità è difficile per tutti. Ma lo è ancora di più per gli italiani nel mondo. Abituati ad avere la valigia sempre pronta. Sempre in viaggio, tra più Paesi e più culture. Ecco perché ho creduto da subito nell’utilità di un passaporto vaccinale europeo, che renda più agevole spostarsi tra paesi a chi è stato vaccinato o è immune, in quanto già guarito dal covid, oppure é in possesso di un tampone recente. Il Green Pass introdotto dall’Unione Europea é un'applicazione che garantirà alle persone vaccinate di muoversi liberamente. E non doversi sottoporre a quarantene o altre limitazioni. L'Unione Europea ha confermato che il sistema operativo dell'app, sarà disponibile da giugno. Questo vuol dire che i singoli Paesi potranno implementarlo e renderlo attivo entro luglio. Ho sollecitato il governo a organizzarsi per tempo, come riportato su Il Messaggero e SkyTg24. Dobbiamo farci trovare pronti. Anche in vista della stagione turistica estiva.
 
Passo dopo passo, si riparte
Ne è valsa la pena. Di andare controcorrente. Anche di prendersi critiche spesso dure ed amare. Perché a tre mesi di distanza dalla nostra battaglia politica con la quale chiedevamo un cambio di passo nell'esecutivo, possiamo dire che questa svolta c'è stata. Con il governo Draghi stiamo tornando alla normalità. Gradualmente ed in sicurezza. I nostri ragazzi rientrano in classe. Si torna a viaggiare. A riaprire negozi e ristoranti. Compatibilmente con i dati dei contagi si potrà a breve anche rivedere l'orario del coprifuoco, come ho spiegato all'Ansa. Un passo alla volta, si riparte. Anche per questo siamo sempre più convinti della scelta fatta.
 
Negli scienziati italiani, la chiave della ripartenza 
Siamo in una fase di rilancio. Ma, allo stesso tempo, ci troviamo di fronte ad un bivio. Possiamo scegliere se tornare all'Italia, prima del Covid. O se trasformarci in un Paese più innovativo. La ricerca scientifica è la chiave di svolta. E i nostri ricercatori nel mondo ne sono spesso autorevoli interpreti. Per questo la ripartenza può essere anche un'opportunità per far rientrare tante nostre brave scienziate e scienziati, oggi all’estero. Offrendo loro in Italia le opportunità che in passato hanno dovuto cercare oltre confine. L'ho ribadito in occasione della 'Giornata della ricerca italiana nel mondo', aprendo i lavori del seminario promosso dall’Ambasciatore italiano ad Oslo, Alberto Colella. È sempre un grande piacere poter ascoltare le storie di tante e tanti nostri talenti in giro per il mondo. Ne andiamo molto orgogliosi.
 
Cittadinanza a Patrick Zaki, per chiederne la libertà
I nostri ricercatori all'estero sono menti aperte. Senza confini. Esattamente come Patrick Zaki. Lo studente dell’Università di Bologna che da oltre un anno é ingiustamente detenuto in carcere in Egitto. Da ex studentessa dell'università di Bologna, prima ancora che da parlamentare, sono intervenuta in aula facendo mia la richiesta di conferire la cittadinanza italiana a Patrick. Come richiesto da decine di Comuni italiani e da associazioni per la difesa dei diritti umani. Un fatto simbolico. Ma anche uno strumento per dare più forza alle istituzioni italiane nella richiesta del rilascio del ragazzo. Con il quale chiediamo che Zaki possa tornare ad essere libero di imparare. Libero di scegliere come vivere la sua vita.
 
Accanto alle donne bielorusse 
Un grande esempio di coraggio. Sono le donne in Bielorussia. Che stanno guidando con passione, da mesi, un’opposizione democratica e decisa. Per chiedere il rispetto dei diritti civili. E lo svolgimento di elezioni libere e trasparenti. Abbiamo incontrato la loro leader Sviatlana Tsikhanouskaya, insieme alla nostra Presidente Maria Elena Boschi e ai colleghi Massimo Ungaro e Gennaro Migliore. Come Italia e come Europa, siamo al loro fianco.
 
Italiani vivaci con Italia Viva nel mondo 
Allegria. Entusiasmo. Partecipazione. Ma anche approfondimento. Dedizione. Consapevolezza del particolare momento storico. E del ruolo che ognuno di noi può avere nel suo quotidiano. Gli incontri con i nostri comitati di Italia Viva nel mondo sono sempre una carica di energia importante. Abbiamo celebrato la Liberazione ricordando il ruolo delle donne nella resistenza. Italiana ed Europea. Così come abbiamo approfondito le potenzialità della cultura nell'abbattere i confini. Ogni tema diventa occasione di confronto. Proficuo e costruttivo. Perché, anche a distanza, Italia Viva c'è. Ed è vivace!

  
Roma, 30 aprile 2021