Roma, 2 lug. – “Diventare nemici da un giorno all’altro. E morire per un equivoco. È ciò che è accaduto alle oltre 800 persone – 446 dei quali italiani - che morirono sull’Arandora Star, la nave affondata poco dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, il 2 luglio 1940, da un sommergibile tedesco che la scambiò per un’imbarcazione nemica. In realtà, quella nave diretta da Liverpool ad un campo di detenzione in Canada, trasportava oltre 1500 persone di nazionalità italiana, tedesca ed austriaca, colpevoli solo di trovarsi su suolo inglese nel momento della dichiarazione di guerra”.
“La tragedia dell’Arandora Star è una pagina triste della storia del Novecento. Riportata alla memoria collettiva solo grazie al pregevole impegno della comunità italiana di Glasgow, che si è attivata per la creazione di un memoriale, dedicato alle vittime di questa tragica sciagura. Sito nel giardino della centrale St. Andrew’s Cathedral, il memoriale funge da monito contro tutte le guerre. Ad ottantadue anni dal drammatico evento, commemorare quanto accaduto, ci rende consapevoli di quanto sia importante evitare conflitti. Proprio adesso, con la guerra di nuovo in corso nel nostro continente, dobbiamo essere ancora più determinati nel ribadire l’importanza della pace e della libertà”. Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente commissione Esteri.