Roma, 19 lug. - "A trent'anni dalla strage di via D'Amelio, l'eredità civile di Paolo Borsellino è viva e cammina tra le persone. È con chi si ribella alla logica mafiosa. È con chi sceglie di vivere nella legalità. È con chi non piega la testa davanti al malaffare. Il suo insegnamento di ricerca costante della verità sia di ispirazione anche per fare luce sulle stesse circostanze che portarono alla sua morte e a quella dei cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina".
"Rattrista, infatti, la sentenza sul depistaggio di via D'Amelio giunta proprio in questi giorni dal Tribunale di Caltanissetta. Che ha dichiarato prescritte le accuse per due dei tre poliziotti imputati del depistaggio. Finchè non si farà luce piena sulle vicende che portarono alle stragi di mafia, non renderemo piena giustizia alla memoria dei giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone". Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente commissione Esteri e già componente commissione Antimafia.
Borsellino, da lui grande insegnamento civile. Sua eredità vive in chi lavora per la legalità, contro le mafie
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