Roma, 11 mag. - Fin dall’avvio di questa nuova legislatura, abbiamo deciso di non lasciare un solo momento all’inerzia e alla paralisi determinata dall’irresponsabile atteggiamento delle forze che si contendono la guida del governo. Per questo, tra gli atti parlamentari da noi promossi in queste settimane, abbiamo presentato sia al Senato che alla Camera, anche a nome colleghi del PD eletti all’estero, un disegno di legge sulla promozione dello studio nelle scuole dell’emigrazione italiana e delle migrazioni contemporanee.
Le migrazioni sono un aspetto essenziale della storia e della vita contemporanee. Insegnare le migrazioni, dunque, a partire dalla grande vicenda dell’emigrazione italiana, significa educare le nuove generazioni alla contemporaneità. La nostra proposta di legge dispone di inserire il tema delle migrazioni nel progetto nazionale volto all’innovazione educativa, in stretta connessione con l’interculturalità. Nell’esercizio dell’autonomia scolastica, gli istituti potranno inserire questo tema nella loro programmazione educativa e adottarlo non come una tradizionale materia, ma in forma multidisciplinare, con un taglio interculturale e con didattica laboratoriale.
È istituito, inoltre, il premio nazionale “Migranti come noi” che premierà gli istituti che si sono distinti per qualità e originalità della ricerca. Sono favoriti i rapporti tra scuole italiane e scuole estere, prevedendo anche scambi che coinvolgano le famiglie degli alunni. Al di là dell’evidente valenza educativa del progetto, ci è sembrato giusto parlare delle migrazioni non in termini di allarme e di paura, ma in termini di consapevolezza e di formazione delle nuove generazioni, in un orizzonte aperto al futuro.