Roma, 6 giug. - "Sono circa 50.000 i pensionati nel mondo in procinto di ricevere il pagamento della quattordicesima sulla pensione. Introdotta dal Governo Prodi nel 2007 ed estesa anche ai pensionati italiani residenti all’estero, grazie all’attività svolta dai parlamentari del PD e dal sindacato, la 14ma sarà pagata in una unica soluzione nel prossimo mese di luglio. L’importo della quattordicesima varia da un minimo di 336 euro a un massimo di 665 euro. Una buona parte dei pensionati italiani residenti all’estero in possesso dei requisiti avrà diritto, per motivi legati alla loro limitata anzianità contributiva in Italia, ad un importo medio di 437 euro.
Per beneficiare della quattordicesima i pensionati residenti all’estero devono soddisfare due requisiti fondamentali: uno legato all’età anagrafica e l’altro al reddito. Infatti la 14ma è erogata a favore dei pensionati ultra sessantaquattrenni titolari di uno o più trattamenti pensionistici in presenza di determinate condizioni reddituali personali. Per il 2018 il reddito complessivo individuale, compresi i redditi esteri, deve essere al massimo di 13.192,92 euro. Va specificato che il calcolo sul reddito è individuale, ovvero non è comprensivo di quello coniugale.
Nel caso in cui si rientri nei requisiti richiesti, la quattordicesima spetta ai pensionati, anche se residenti all’estero, in maniera automatica, senza che il beneficiario presenti richiesta all’INPS. Secondo le norme vigenti, è riconosciuta la quattordicesima mensilità sui seguenti trattamenti previdenziali: pensione di anzianità; pensione di vecchiaia; pensione di reversibilità; assegno di invalidità; pensione anticipata. È consigliabile rivolgersi a un patronato di fiducia per verificare l’eventuale diritto e gli importi spettanti, così da potere fare domanda nel caso in cui l’Inps non liquidasse d’ufficio la prestazione".