Roma, 15 giu. - "Per meri interessi elettoralistici locali, il Ministro agli Interni Seehofer rischia di fare saltare l‘Europa. Apparentemente agisce per limitare i populisti della AFD a livello regionale, dal momento che in autunno si voterà nella sua Baviera. Seehofer gioca infatti a presentarsi come il politico dal polso duro, che vuole imporre la chiusura delle frontiere - dell‘Europa da un lato e della Germania dall‘altro, prevedendo il respingimento dei richiedenti asilo al confine.
Ma per raggiungere questo scopo, non solo sta creando il peggiore conflitto tra partiti fratelli in Germania, rischiando di far saltare il Governo, ma sta rafforzando i peggiori populismi in Europa. Attraverso la sua annunciata alleanza con il primo ministro austriaco e con il nostro Ministro agli interni, infatti, sta spostando l‘asse dell‘Europa pericolosamente oltre la destra più estrema.
Lo scontro che si sta acuendo in queste ore in Germania, e che Salvini nei giorni scorsi ha rafforzato (proclamandosi a favore di una ipotetica alleanza tra Italia, Austria e la Germania di Seehofer) non solo sta indebolendo fortemente la Merkel e rischia di provocare una crisi di Governo, ma potrebbe portare alla fine dell‘Europa, attraverso un periocoloso effetto domino. Evidentemente la voglia di Salvini di affossare l‘Europa è più grande del suo interesse per l‘Italia. Infatti come fa a stare dalla parte di chi dice: „se arriva un profugo alla frontiera della Germania lo respingo nel paese di primo arrivo? Cioè in Italia, dal momento che la maggior parte dei profughi sbarcano in Italia.
Tra l’altro Salvini sta tenendo lo stesso approccio anche con l’Ungheria di Orban e con l’Austria di Kurz: si allea proprio con quei paesi che attraverso le loro politiche di chiusura delle frontiere vogliono danneggiare l‘Italia, costringendola a tenere tutti i migranti. Sia Seehofer che Salvini puntano ad un incasso elettorale di brevissimo respiro. Ma gli effetti sull’Europa possono essere a lungo andare devastanti“ così Laura Garavini, senatrice del Pd.