Roma, 12 lug. - "Si vuole far credere di aver impresso un nuovo corso alle politiche sui migranti. Quando invece l'unica novità è, purtroppo, l'aumento delle morti in mare. Oltre 600 nelle ultime quattro settimane. Il 'patto dei volenterosi' è una messa in scena. Realizzata su scenari diversi da attori diversi, ma per gli stessi interessi elettorali. Il nuovo corso della politica italiana in tema di migranti svantaggia il nostro Paese come mai fino ad oggi".
"Mentre Salvini si pavoneggia di aver instaurato un'alleanza al vertice di Innsbruck, in realtà il ministro tedesco Seehofer e quello austriaco Kickl si preparano a rimandare i loro migranti in Italia. Anche questa volta un'occasione persa. Così come con il recente Consiglio Europeo. Dove invece di ribadire quanto precedentemente introdotto in ambito di ricollocamento obbligatorio, proprio grazie alle pressioni del Governo Gentiloni, i pentaleghisti hanno invece accettato quello volontario, che di fatto costringe l’Italia a farsi carico da sola di tutti i profughi arrivati. Forse per fare una cortesia agli amici salviniani delle destre europee, che fino ad oggi non hanno accolto neanche un profugo".
"Di fatto è un modo per vanificare tutti i risultati faticosamente conseguiti fino ad ora dal precedente ministro degli Interni Minniti che, forte degli accordi internazionali stilati, in soli un anno e mezzo era riuscito a far diminuire gli sbarchi del 78 per cento. E aveva consentito all'Italia di avviare un dialogo costruttivo in sede europea. Un percorso ora incrinato dall'attuale esecutivo. Che, con una maggioranza antieuropeista e sovranista, non solo ha di nuovo fatto perdere all'Italia la credibilità riacquistata, ma rigetta il nostro paese nel totale isolamento in materia migratoria. Un isolamento a cui il Governo risponde soltanto lasciando morire profughi in mare".
È quanto ha dichiarato la Senatrice PD Laura Garavini, Vicepresidente della Commissione Difesa, intervenendo a Castelnuovo, in occasione dell'incontro dei circoli PD dell'Unione Terre di Castelli.