Roma, 20 lug - "Le motivazioni della sentenza sul processo 'Trattativa' sono sicuramente da approfondire, ma gli elementi che già emergono confermano l'importanza del lavoro svolto dalla Commissione Antimafia nella 16esima legislatura. In quella legislatura abbiamo scoperto ed inviato alla magistratura, grazie soprattutto al lavoro del gruppo del PD, numerosi documenti su cui mai si era indagato e che hanno consentito di ricostruire una vicenda complessa in cui, anche secondo la recente sentenza, alcuni servitori dello Stato hanno stretto patti scellerati con Cosa Nostra.
Allo stesso tempo questa ed altre sentenze, alcune ormai passate in giudicato, dimostrano un ruolo di mediatore di Dell'Utri con alcuni mafiosi".
"Oggi mi chiedo come il Movimento 5 Stelle possa continuare ad ergersi a paladino della lotta alle mafie mentre è alleato con un partito, la Lega, che ha costruito tutte le sue fortune politiche sulla storica alleanza con Forza Italia, di cui Dell'Utri è stato un pilastro fino al suo arresto. Ed infatti ieri Salvini, sempre così prodigo di commenti e pronto a vantarsi di beni confiscati alle mafie da Governi di cui non faceva parte, non ha detto una sola parola su questa sentenza, forse perché deve preoccuparsi di mantenere saldo il rapporto con Forza Italia con cui governa in molte regioni ed in tantissimi comuni".
Lo dichiara Laura Garavini, Senatrice PD, Vicepresidente Commissione Difesa, già in Commissione Antimafia alla Camera.