Roma, 24 ott. - "Sostenere l'editoria italiana nel mondo significa anche promuovere la nostra cultura e la nostra lingua all'estero. Un principio fondamentale ribadito proprio ieri dallo stesso Presidente della Repubblica. Spiace vedere che, mentre le istituzioni più alte della nostra democrazia riconoscono l'importanza dell'informazione italiana nel mondo, proprio una parlamentare eletta all'estero attacchi i nostri giornali. Non stupisce, però, che queste frasi vengano da un'esponente 5stelle. Gli stessi che si distinguono per continui tentativi di limitare la libertà di stampa e l'autonomia del giornalismo. L'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria colpirà soprattutto i piccoli editori, certo non le grandi lobby che hanno mezzi in abbondanza per stampare senza il sostegno pubblico".
"I giornali italiani all'estero non veicolano consenso. Ed è grave affermare che il Governo Gentiloni li abbia finanziati con questo scopo. Noi del PD abbiamo riconosciuto il valore di queste testate come strumento per promuovere la nostra cultura e coltivare il senso di comunità degli italiani nel mondo. Sostenere il contrario significa attaccare la libertà di informazione. E anche offendere l'intelligenza degli elettori all'estero. Che evidentemente la deputata Siragusa considera alla stregua di banderuole, pronte a cambiare voto in base a un articolo".