Fratelli d'Italia vota contro eletti all'estero. In onore alla memoria di Tremaglia"
Roma, 10 lug. - "Parlano di riduzione dei costi. Ma in realtà l'unica cosa che diminuiscono è la democrazia. Con questa riforma, la maggioranza taglia il numero dei parlamentari lasciando intatto il bicameralismo perfetto. Se avessero avuto realmente interesse a snellire e rendere più produttivo il Parlamento, avrebbero votato l’abolizione del bicameralismo perfetto, da noi prevista nella nostra riforma costituzionale. Con la quale abolivamo il Cnel e ridisegnavamo Senato e Regioni. Ma hanno preferito dire 'no' e proporre oggi una riforma che presentano come epocale. Ma l'unica cosa epocale è la pietra tombale che mettono sulla democrazia rappresentativa. A cominciare da quella degli italiani nel mondo".
"Con il nuovo testo un deputato eletto in Italia rappresenterebbe 150mila abitanti e uno eletto all’estero quattro volte tanto: 700mila iscritti Aire. Un senatore eletto in Italia oltre 300mila abitanti, uno all’estero oltre 1 milione e 400mila iscritti Aire, quasi cinque volte tanto. Uno squilibrio destinato ad aggravarsi, dal momento che dal 2006 a oggi la base elettorale in Italia è andata calando, mentre quella degli iscritti all’Aire è aumentata del 60 per cento e continua a crescere. Un taglio indiscriminato votato anche dai parlamentari di Fratelli d'Italia. Con buona pace del ministro Mirko Tremaglia, che proprio alla causa degli italiani all'estero aveva dedicato la sua vita. Ma l'incoerenza dei populisti è nota. Urlano 'prima gli italiani'. Poi degli italiani se ne disinteressano". È quanto dichiara la Senatrice PD Laura Garavini, durante il dibattitto sulla riduzione dei parlamentari in corso al Senato.