La senatrice venerdì in visita presso l'agenzia spaziale Europea Esa a Darmstadt
Roma, 17 gen. - "L'eccellenza dei nostri ricercatori nel mondo è motivo di orgoglio per l'Italia. Il loro rientro potrebbe rappresentare una strategica occasione di progresso per tutto il sistema. Anche per questo va potenziata la ricerca nel nostro paese: per rendere l'Italia maggiormente attraente per ricercatori con esperienze internazionali, che possano contribuire con le loro idee allo sviluppo del sistema. Proprio per favorire questo processo virtuoso nell'ultima legge di bilancio abbiamo ripreso e potenziato alcune misure specifiche già messe precedentemente in atto con i nostri governi di centro sinistra". È quanto dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente vicaria del gruppo Italia Viva-Psi, che venerdì sarà in visita a Darmstadt presso l'agenzia spaziale Europea Esa e il Gsi-Fair, il maggiore centro di ricerca in Europa per la fisica nucleare e le sue applicazioni in medicina, coordinato dall'italiano Paolo Giubellino. Un centro nel quale lavorano numerosi ricercatori italiani.
"A partire dal controesodo, con un'estensione dell'imponibile non tassabile dal 50 al 70 per cento per i ricercatori e docenti che rientrino. E dal nuovo credito di imposta al 12 per cento per le aziende che investono in ricerca. Va in questa direzione anche la decisione di creare un'Agenzia nazionale per la ricerca che abbia il compito di acquisire risorse e di coordinare i vari progetti di ricerca a livello nazionale". "Iniziative che mirano a rafforzare la ricerca in Italia, troppo spesso trascurata dalle destre. Investire in ricerca e scienza fa bene al paese. Perché - conclude la Senatrice - crea opportunità affinchè le nostre eccellenze rimangano in Italia. E favorisce il progresso".