Roma, 14 apr. -”L’attuale situazione di necessità, in cui la raccolta di tonnellate di prodotti agricoli rischia di essere compromessa dall’impossibilità degli stagionali dai paesi dell’Est di raggiungere i nostri campi per colpa delle restrizioni introdotte per il coronavirus, può essere l’occasione utile per regolarizzare gli immigrati clandestini che si trovano in Italia. Secondo alcune stime almeno 300mila lavoratori stranieri, se in regola, potrebbero subito ricevere un contratto di lavoro. Metà di loro potrebbero venire impiegati nelle famiglie per assistenza e metà nelle imprese, per lo più agricole. Regolarizzare gli oltre 600mila lavoratori irregolari presenti in Italia non sarebbe solo un atto etico. Ma una vera e propria esigenza del nostro tessuto produttivo. Finché non metteremo queste persone nella condizione di legalità, le mafie avranno sempre un margine di azione".
"In queste settimane si avverte in modo particolare il loro valore. C’è una categoria di lavoratori fantasma che in queste settimane ci permette di continuare a mangiare. Perché garantisce l’approvvigionamento alimentare. Una categoria solitamente dimenticata. Sono gli irregolari che lavorano nei nostri campi. Centinaia di migliaia di immigrati, richiedenti asilo, che vivono spesso in veri e propri ghetti. Sfruttati. E non possono denunciare la loro situazione, perché hanno paura di perdere anche quel poco che hanno. Per questo mi faccio portavoce di un’istanza che giunge, ormai, da più parti. Regolarizzare i lavoratori nei campi farebbe bene a loro, all'agricoltura italiana, ma in generale a noi tutti”. Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Presidente Commissione Difesa e Vice presidente vicaria Gruppo Italia Viva - Psi.