Roma, 28 apr. – “Per far funzionare la fase due servono programmazione e fiducia. Fiducia negli italiani, che hanno già dimostrato in queste settimane di saper essere molto coscienziosi. E una programmazione in grado di coniugare la necessaria ripresa della normalità, con condizioni di sicurezza. Una programmazione che sia anche in grado di tranquillizzare le persone, snervate da ormai due mesi di isolamento coatto. A cominciare dagli italiani nel mondo, preoccupati dalla situazione dei loro congiunti in Italia. Alcuni di loro purtroppo hanno anche perso il lavoro, spesso proprio a causa del Covid, altri non si sentono tutelati dai sistemi sanitari nel Paese estero in cui si trovano. Situazioni diverse, accumunate dalla richiesta di poter fare ritorno a casa. La loro speranza di ottenere chiarezza in merito alla possibilità di spostarsi nella fase due, così da potere programmare per tempo il loro rientro, è purtroppo rimasta delusa dalle annunciate misure del Presidente del Consiglio. Permane grande confusione”.
“L’Italia ha bisogno di ripartire, lo ascoltiamo ogni giorno negli appelli che ci vengono rivolti da genitori e privati cittadini, dai piccoli commercianti così come dalle grandi industrie. Ma per uscire dal lockdown è necessario un cambio di prospettiva. Che vada nell'ottica di una necessaria convivenza con il virus, fino a quando non verrà individuato il vaccino. Per il Paese e anche per gli italiani all'estero. L’auspicio di tutti è che si scopra al più presto il vaccino, ma fino a quel momento non possiamo tenere bloccato il paese in eterno. Dobbiamo rimettere in moto il Paese e farlo in modo ragionevole, programmato, veloce”. Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Presidente Commissione Difesa e Vicepresidente vicaria gruppo Italia Viva-Psi.