Roma, 28 apr. – “La partecipazione italiana al programma F-35 è frutto di una visione strategica che ha attraversato più legislature ed è stata più volte oggetto di verifica, valutazioni e revisioni. Sostenere che gli investimenti per velivoli di quinta generazione potrebbero essere utilizzati per costruire asili nido, o che potrebbero andare a favore di campi-scuola per disabili è fuorviante”.
“L’Italia si colloca tra i Paesi che spendono meno nel settore della Difesa: circa l’1,15% del Pil, una percentuale nettamente inferiore alla media dei paesi Nato europei (1,48%). Media anch’essa molto al di sotto della soglia del 2 per cento, fissata come obiettivo dalla Nato.
È un bilancio inferiore rispetto a quello degli altri Paesi occidentali, che mira a fare sì che l’Italia sia in grado di contribuire alla comunità internazionale nella gestione dei conflitti in corso, e ad intervenire sul territorio nazionale a sostegno della protezione civile”.
“Quanto questo sia necessario ed opportuno lo si è visto in modo palese anche in occasione dell’attuale emergenza coronavirus“. Lo dichiara Laura Garavini, Presidente della Commissione Difesa del Senato, in un’intervista rilasciata alla testata online di Formiche”