Roma, 6 mag. – “L’avvio della fase due è ancora poco coraggiosa. Altri Paesi non solo non hanno mai chiuso totalmente le attività produttive come avvenuto da noi, ma possono anche permettersi investimenti maggiori per sostenere la ripresa grazie alle politiche fiscali virtuose messe in campo negli anni scorsi. Questo ci deve allertare perché vuol dire che la nostra economia rischia di essere doppiamente penalizzata. Dal blocco delle attività. E dalla concorrenza degli altri Paesi, in grado di sostituirci in questa fase di nostro inattivismo”. Lo ha dichiarato la Senatrice Laura Garavini, Presidente Commissione Difesa e Vicepresidente vicaria gruppo Italia Viva-Psi, intervenendo in diretta, ospite di Italia Viva Piemonte.
“In Germania ad esempio l’assenza di debito pubblico ha permesso al governo tedesco di mettere in campo un pacchetto di investimenti ingenti. Con 300 miliardi di nuovo debito che renderà disponibile per il tessuto economico produttivo un ammontare complessivo di 1500 miliardi. Le aziende inoltre hanno continuato sempre la loro operatività. I locali sono stati chiusi, ma è stato consentito l’asporto di cibi e bevande, dando l’opportunità agli esercizi commerciali di non rimanere senza introiti, come avvenuto in Italia. Così ora la riapertura è più facile”.
“L’atteggiamento del Governo tedesco e della stessa Merkel è generalmente cauto e ponderato. Le aperture si prevedono, programmano e realizzano calmierandoli in base all’andamento dei contagi, rispetto all’evolversi della situazione. Senza toni sensazionalistici o paternalistici, come in Italia. Più resta bloccata, più la nostra economia rischia di impantanarsi. Nella fase due c’è bisogno di creare le condizioni affinché esercenti, artigiani, ristoratori possano riavviare la propria attività. Altrimenti creiamo un gap talmente grande da non riuscire più a colmarlo, nonostante le misure e i sussidi”.