Roma, 31 ago. – “C‘è chi definisce il taglio dei parlamentari una riforma epocale. Di epocale ha solo la diminuzione della democrazia. Si tagliano in maniera lineare i parlamentari eletti senza considerare la proporzionalità con gli elettori da rappresentare. Così facendo, si penalizza fortemente la rappresentanza dei diritti, soprattutto in alcuni territori. Diventiamo il Paese in Europa con il maggiore divario tra eletti ed elettori. Tutto questo per ottenere un risparmio che equivale a un caffè all’anno per ogni italiano”.
“Diminuire i parlamentari senza riparametrare la rappresentanza vuol dire indebolire la democrazia, non aumentarla. Vuol dire dare un contentino facile all’antipolitica. In sintesi, fare populismo”. Lo dichiara la Senatrice Laura Garavini, Vicepresidente Commissione Esteri e Vicepresidente vicaria Gruppo Italia Viva-Psi.