Roma, 18 ago. - "L’esplosione dolosa del 18 agosto 1946 sulla spiaggia di Vergarolla costò la vita a oltre 100 persone. Molte delle quali giovanissime. Per un terzo minori e bambini. Vittime innocenti dell'odio etnico. Dilaniate da alcune mine che erano state accatastate dagli alleati e utilizzate in un’azione pianificata dai servizi segreti jugoslavi. Una drammatica pagina della nostra storia. Eppure, ancora poco conosciuta dall'opinione pubblica. Se oggi commemoriamo le vittime lo dobbiamo anche al prezioso impegno per la memoria portato avanti dall'Associazione Italiani di Pola e Istria - Libero Comune di Pola in Esilio, in collaborazione con la Comunità degli Italiani di Pola". "È doveroso promuovere la memoria di questa tragedia, affinché si affermi la consapevolezza di quali conseguenze drammatiche e incontrollabili produca l'odio tra popoli. Soprattutto in un'epoca storica caratterizzata da forze populiste che ci vorrebbero di nuovo divisi, anche tra europei. La ferita di Vergarolla ci ricorda che cos'era l'Europa prima che diventasse l'Unione. Un'epoca conflittuale, caratterizzata dal ricorso alla violenza. Un‘epoca alla quale non vogliamo tornare". Lo dichiara la Senatrice Laura Garavini, Vicepresidente Commissione Esteri ed emigrazione e Vicepresidente vicaria gruppo Italia Viva-Psi.
Vergarolla, monito contro odio tra popoli porta conseguenze drammatiche e incontrollabili
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