Roma, 16 nov. – “L’Italia sconta rispetto al resto d’Europa un ritardo in termini di empowerment femminile e parità di genere. Un gap che gli italiani residenti all’estero vedono bene, avendo modo di confrontare la condizione del Paese di arrivo rispetto a quella del nostro. E’ quindi non solo positivo, ma anche molto opportuno, la volontà annunciata dalla ministra alle Pari Opportunità Bonetti di impiegare una parte delle risorse del Recovery Fund per azioni che favoriscano conciliazione, imprenditoria e occupazione delle donne”.
“Come le ambiziose e importanti misure del Family Act, a partire dall’assegno unico. L’aumento salariale per chi rientra al lavoro dopo la gravidanza. Il microcredito per favorire l’imprenditoria femminile. E rendere così indipendenti anche quelle donne che, pur essendo vittime di violenza, non riescono a staccarsi dal loro aguzzino perché non autonome. La parità di genere è un fattore di sviluppo per la società tutta. Lo dimostrano paesi europei come la Germania, la Francia o la Svezia, dove il bilanciamento dei compiti familiari tra uomo e donna è una realtà ormai consolidata”.
“Impiegare le risorse del Recovery Fund per l’empowerment femminile vuol dire quindi proiettare l’Italia in una dimensione finalmente moderna ed europea”. Lo ha dichiarato la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente commissione Esteri e Coordinatrice cantiere Esteri di Italia Viva, intervenendo in collegamento con i comitati di Italia Viva Germania e Italia Viva Colonia.