Roma, 27 gen. "Le chiamiamo "riammissioni informali". Ma di fatto sono respingimenti di migranti provenienti dalla rotta balcanica. Le persone che l'Italia blocca al confine con la Slovenia sono destinate a tornare in Croazia. Dove subiscono trattamenti indegni delle autorità di polizia locale. Un uso sistematico della violenza che è stato documentato da Amnesty International e dalle inchieste giornalistiche di diverse testate giornalistiche. Tanto che lo stesso Tribunale di Roma ha sancito l'illegittimità dei respingimenti praticati con sempre maggior intensità dalla primavera 2020". Non possiamo continuare a essere corresponsabili di una così grave violazione dei diritti umani. Non è degno della nostra democrazia. E non è degno della nostra storia di Paese di emigranti. Sulla questione ho presentato un'interrogazione al Ministero dell'Interno affinché si sospendano i respingimenti al confine orientale. E si sensibilizzi la Slovenia a rispettare l'accordo bilaterale sulla riammissione delle persone alla frontiera". Lo dichiara la Senatrice Laura Garavini, Vicepresidente Commissione Esteri.
Sospendere respingimenti al confine orientale. Italia non può essere corresponsabile violazione diritti umani
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