Roma, 4 giu. - "A trentuno anni di distanza, la forza di quella società civile che chiedeva solamente libertà e diritti è ancora di ispirazione per tutti noi. Chi crede nella democrazia non può che guardare al massacro di Tienammen come a una pagina buia che non deve più ripetersi. Come europei e come rappresentanti delle istituzioni siamo tenuti a non voltarci dall'altra parte, rispetto al mancato rispetto dei diritti che la Cina ancora oggi purtroppo troppo spesso perpetra. Nello Xinjiang. Così come a Hong Kong. Ad esempio con il perdurare del divieto di qualsiasi commemorazione legata a Tienammen. Ecco che non fa bene alle istituzioni italiane il fatto che il maggior partito di maggioranza adotti un atteggiamento indulgente nei confronti di tutto questo. Divulgando un dossier filo cinese del quale non si conoscono tutti gli autori. La cui legittimità non è certa. E che cita tematiche ricorrenti nella propaganda dei funzionari di Pechino e nella disinformazione sui media cinesi, come la presunta bontà dei centri di rieducazione. Una parte del Movimento 5 stelle continua a prestare il fianco a una propaganda che favorisce il permanere dell'autoritarismo cinese. Noi, invece, dobbiamo promuovere dialogo e democrazia. Condannando tutto ciò che è repressione, esattamente come facciamo con Tienammen. Come europei siamo sempre custodi delle libertà. Non a fasi alterne". Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente della Commissione Esteri.
Tienammen, dalla parte di chi chiede diritti in Cina. Oggi come allora
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