La Vicepresidente commissione Esteri intervenendo in aula per l’informativa del ministro Guerini
Roma, 24 giu. - “L’Italia deve un profondo riconoscimento alle donne e agli uomini che hanno servito il paese in un territorio pericoloso come l’Afghanistan. È stata una grande emozione vedere ammainare il nostro tricolore a Herat. Perché i nostri militari che si sono avvicendati per due decenni in quella base hanno salvato vite umane, costruito scuole, ospedali e strade, promosso progetti di cooperazione e di sostegno alla democratizzazione. In un Paese dove i talebani avevano imposto un fanatismo ideologico basato sull’uso della violenza e della paura”. Lo ha dichiarato la senatrice Garavini, Vicepresidente commissione Esteri e Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi, intervenendo in aula per l’informativa del ministro Guerini.
“Come Italia Viva condividiamo il timore di chi in Afghanistan teme il ritorno del regime talebano. Rispettiamo la scelta intrapresa di ritirare le nostre truppe, anche perché esercitata nel solco di quell’alleanza atlantica che il nostro paese sta recuperando con l’attuale Governo, dopo una passata fase di ambiguità nei rapporti di politica estera. Ma rimarchiamo l’importanza di rimanere impegnati nella pace e nella stabilizzazione di quel territorio. Per preservare le conquiste ottenute negli ultimi venti anni. L’Italia non dimentica il popolo afghano”.