Roma, 19 lug. – “L’eredità dell’operato del giudice Borsellino, così come di Falcone, è nella rivoluzione copernicana impressa alla mentalità comune. Con il loro lavoro e con l’esempio anche umano, hanno innescato quello scatto di orgoglio che ha portato l’opinione pubblica a ribellarsi alle mafie. A Palermo ed in tutto il paese. Ed è proprio questo salto culturale che le mafie temono. Ecco che promuovere il senso di legalità continua ad essere il modo più giusto per ricordare il sacrificio di Borsellino e della scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. A ventinove anni di distanza, la strage di Via D’Amelio rimane una ferita profonda per il nostro Paese. Lavorare per la verità sulle pagine più buie di quegli anni è dovere di tutti noi”. Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente commissione Esteri e Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi.