La Vicecapogruppo chiede il voto per parti separate e annuncia l'astensione sulla scheda 48, relativa alla Guardia costiera libica
Roma, 4 ago. - "La posizione di Italia Viva rimane coerente con quanto già espresso nei lavori della commissione Esteri. Votiamo a favore e sosteniamo convintamente le Missioni internazionali. Perché rappresenta uno strumento per dare garanzia di sicurezza a tutte le donne e gli uomini impegnati nei nostri contingenti esteri. E per promuovere stabilità e pace nei territori più difficili del mondo. Con la stessa determinazione, però, diciamo che il nostro impegno in Libia va rivisto e ripensato. Sosteniamo la presenza italiana nel territorio libico. Perché un nostro allontanamento vorrebbe dire creare ulteriore instabilità nel Mediterraneo. E offrire spazio all’irruente protagonismo di forze straniere esterne che cercano di approfittare della fragilità libica". Lo ha dichiarato la senatrice Laura Garavini, Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi e Vicepresidente commissione Esteri, intervenendo in dichiarazione di voto.
"La presenza italiana deve però essere realizzata mirando alla tutela dei diritti umani. Non é tollerabile che la Guardia costiera locale speroni gommoni con migranti a bordo o spari ai pescherecci dei nostri pescatori. Ed é ancora meno accettabile che lo faccia dopo aver ricevuto finanziamenti e formazione da parte del nostro Paese. Non possiamo sopportare che violazioni del diritto internazionale di questo tipo possano avvenire con il supporto di nostri soldi pubblici. Già lo scorso anno, in occasione del voto sulle Missioni internazionali, il Governo italiano si era impegnato ad intervenire nei confronti della Guardia costiera libica, per indurla al rispetto dei diritti umani ed internazionali. Il Governo aveva infatti accolto un nostro ordine del giorno, sottoscritto anche da altre forze politiche, che prevedeva corsi di formazione ai libici sul rispetto dei diritti umani, il libero accesso di organizzazioni internazionali ai centri di accoglienza e la previsione di corridoi umanitari per un’immigrazione legale".
"A un anno di distanza, però, questo impegno resta purtroppo in gran parte disatteso. Per questo, la settimana scorsa in commissione Esteri, e oggi qui in aula, chiediamo come Italia Viva la votazione del provvedimento per parti separate rispetto alla scheda 48, inerente i finanziamenti alla Guardia costiera libica. Una richiesta in coerenza con quanto espresso fino ad ora. E che punta a stimolare una doverosa riflessione su come rimodulare il nostro impegno a sostegno della Guardia costiera libica. Onde evitare che i nostri finanziamenti finiscano nelle mani sbagliate. Siamo contrari al disimpegno dell’Italia in Libia - ha ribadito infine la senatrice -. Ma siamo altrettanto convinti che la nostra presenza debba servire alla salvaguardia dei diritti. E non a violarli".