Roma, 20 ott. - "L'impennata dei prezzi dell'energia elettrica rischia di spingere al ribasso le ambizioni sulla conversione energetica delle principali potenze economiche, a partire da quelle europee. Proprio il caro bollette dimostra invece che la strada della transizione è quella giusta. Se avessimo fatto il Green Deal anni fa adesso non ci troveremmo in questa situazione. Perché saremmo meno dipendenti dalle energie fossili e dal gas naturale. Per contenere i prezzi e per non essere più in balia dei ricatti dei paesi fornitori di energia, è importante che l'Europa si doti in via preventiva di un sistema di stoccaggio comune europeo. Affinché il peso della transizione energetica non gravi sui più fragili". Lo ha dichiarato la senatrice Laura Garavini, Vicecapogruppo viaria Italia Viva-Psi e Vicepresidente commissione Esteri, intervenendo in dichiarazione di voto per l'informativa del presidente Draghi.
"Allo stesso tempo va favorita l'innovazione aziendale. Riportando in Italia e in Europa produzioni strategiche attualmente delocalizzate in Asia. A partire dalla produzione di semiconduttori. La cui penuria ha rallentato nei mesi scorsi anche le nostre catene industriali. Lo scenario mondiale ci impone sfide crescenti. Che possono vedere il nostro Paese protagonista. A partire dalla lotta al Covid. L'Italia, infatti, si presenta al Consiglio Europeo come punto di riferimento internazionale. Grazie al green pass abbiamo innescato un boom di vaccinazioni, tanto che diversi osservatori si chiedono se non sia opportuno imitare le nostre misure. Siamo orgogliosi di fare scuola a livello internazionale. Alla faccia di chi fa polemica".