Roma, 7 dic. – “Congratulazioni e auguri di buon lavoro alle commissarie ed ai commissari appena eletti nei Comites, gli organi di rappresentanza di base degli italiani all’estero. I risultati ufficiali che stanno arrivando in queste ore offrono un quadro complessivo fatto di tanti profili competenti e integrati nelle comunità locali. La bassa partecipazione, dovuta a vari fattori, tra cui il permanere del covid, non deve svilirne il ruolo”. Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente commissione Esteri e Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi. “Desidero ringraziare tutte e tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita delle elezioni e che hanno lavorato nelle operazioni di spoglio e scrutinio dei voti. Compresi i dirigenti di Italia Viva sui territori che si sono spesi per appoggiare ed eleggere tante e tanti nostri candidate e candidati”.

“Un sincero grazie va anche a tutte le e i Presidenti e consiglieri Comites, uscenti. Molti di loro si sono contraddistinti negli anni con progetti di grande eccellenza. Penso alla Presidentessa del Comites di Dortmund, Marilena Rossi o a quella di Berlino, Simonetta Donà, o a quella del primo biennio di legislatura di Oslo, Elisabetta Cassina. Come pure al Presidente del Comites di Bruxelles, Raffaele Napolitano, o a quello temporaneo di Parigi, Vincenzo Cirillo. Come pure alla Presidente del Comites di Francoforte, Katia Letizia. Ma anche Presidenti come Luciano Alban a Zurigo, Grazia Tredanari a Losanna, Franco Valenti a Nizza, Adriano Di Marco a Glasgow, Nella Sempio a Basilea, Andrea Pappalardo e Oreste Foppiani a Ginevra, Mariachiara Vannetti a Neuchatel, Pietro Mariani a Madrid. Tutte personalità che hanno dato lustro alla rappresentanza di base degli italiani all’estero. “L’auspicio é che le e gli uscenti continuino ad esprimere il loro sostegno alle nostre comunità, appoggiando commissarie e commissari Comites, appena elette ed eletti. Perché c’é tanto bisogno di compattezza, di passione e di saggezza, in una fase nella quale, inutile nasconderlo, la rappresentanza degli italiani all’estero é particolarmente fragile”.