Roma, 23 feb. – “Riconoscendo le Repubbliche separatiste del Donbass, Donetsk e Luhansk, il Cremlino ha calpestato il diritto internazionale. Le sanzioni immediate e la risposta compatta e coesa di tutti gli alleati occidentali – dalla Nato all'Unione Europea – rappresentano quindi la reazione più giusta ed efficace. Parallelamente al mantenimento del dialogo con la Russia. Strategia alla quale anche l’Italia ha contribuito. E’ positivo che nel corso delle ultime settimane si sia parlato con una voce sola a livello europeo, operando per la pace e per la stabilità".
"Adesso é necessario mantenere questa compattezza attraverso l’adozione di sanzioni mirate. Nonostante le possibili ricadute sul nostro tessuto economico. Non a caso l’Italia, secondo Paese per export in Russia dopo la Germania, ha giustamente chiesto un sistema di contrappesi a livello europeo. Ma non possiamo anteporre egoismi nazionali a un’aggressione che, sul lungo termine, avrebbe ricadute più gravi. I confini dell'Europa e della Nato non possono essere definiti con le armi e neanche con le minacce”. Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente commissione Esteri e Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi, intervenendo in aula per l’informativa del ministero degli Esteri Di Maio.