Care amiche e cari amici in Europa,
è un grande riconoscimento e ne sono grata. Credo che sia un segnale del fatto che noi parlamentari all’estero contiamo e che forse anch‘io personalmente col mio lavoro non ho fatto così male negli ultimi anni. Sono appena stata eletta Presidente della Commissione Difesa del Senato, con 13 voti a favore, 9 contro. Si tratta di un incarico di grande responsabilità. In Commissione Difesa poniamo le basi per le missioni dell‘Italia nel mondo, spesso missioni di pace, attraverso le quali promuoviamo stabilità in aree di conflitto. Dico un grazie sentito ai colleghi che hanno voluto la mia elezione (evidentemente sostenuta anche da esponenti dell’opposizione), ma anche a Matteo Renzi, al nostro capogruppo Davide Faraone e a tutto il gruppo di Italia Viva. Nell‘attribuirmi questo prestigioso ruolo, sia pure per un arco temporale di qualche mese, mi riconoscono grande fiducia. È mia intenzione dedicare tutto il mio impegno per svolgere al meglio questa delicata funzione, così da essere all‘altezza della stima che mi viene riconosciuta. Italia Viva mette al centro gli italiani all‘estero Con Italia Viva abbiamo promesso che con noi gli italiani all’estero e le donne sarebbero diventati protagonisti. Nella forma e nella sostanza. Chi ha seguito la nostra prima Assemblea nazionale a Cinecittà, il fine settimana, sa di cosa parlo. Insieme al collega Massimo Ungaro abbiamo aperto i lavori, subito dopo l‘introduzione di Matteo Renzi. Mandando un messaggio chiaro: Italia Viva è fiera dei tanti italiani all'estero che danno lustro al nostro Paese. In giro per il mondo. Imprenditori, artigiani, operai, ricercatori, insegnanti. Tutti parte di un'unica comunità. Andare all’estero, e restarci, non è un problema - come tanti ci vogliono far credere. Al tempo stesso è importante creare le condizioni affinché sia più facile il rientro per coloro che vogliono tornare. Per questo abbiamo bisogno di un’Italia che cresca. La globalizzazione porta con sè anche delle difficoltà che vanno affrontate, ma in generale un mondo aperto è un'opportunità e non un pericolo. L'ho detto intervenendo all‘Assemblea di Italia Viva. Qui il video del mio intervento. Investiamo in ricerca. Investiamo nel Paese Che bella prova d’eccellenza che hanno dato i nostri scienziati nei giorni scorsi. Tre nostre ricercatrici, una delle quali precaria, hanno dato uno straordinario risultato, apprezzato a livello mondiale, isolando il Coronavirus. È la dimostrazione di quanto possa essere prezioso investire maggiormente nella ricerca. Così da rendere il nostro Paese maggiormente attraente, anche per i tanti ricercatori che sempre più spesso lasciano l‘Italia. Proprio di questo argomento ho parlato a Darmstadt, in Germania, visitando l'Esa, il Centro Spaziale Europeo. E il Gsi-Fair, ossia uno dei maggiori centri di ricerca in Europa per la fisica nucleare, diretto dall'italiano Paolo Giubellino. Un centro in via di espansione, in cui tanti nostri connazionali lavorano e fanno ricerca. Un progetto nel quale il nostro Paese dovrebbe entrare a tutti gli effetti, diventando partner ufficiale. Il ché rappresenterebbe non solo un maggiore riconoscimento per i ricercatori italiani, ma soprattutto un considerevole vantaggio per le nostre industrie. Ne ho parlato in questa intervista a Rai Italia. Il Gsi-Fair ha raccontato della mia visita in questo articolo. Italia sia attore europeo per la pace in Medio Oriente e in Libia Il precipitare della crisi in Libia ed in Medio Oriente nel corso delle ultime settimane non può lasciarci indifferenti. L'ho ribadito nel mio intervento in Senato, in replica all'informativa del ministro degli Esteri. La complessità della situazione rende opportuno un intervento internazionale il più compatto possibile. Un intervento che sia espressione di tutta l'Europea unita. L'Italia è per sua natura chiamata a promuovere, soprattutto nel Mediterraneo, una missione che sia finalizzata all'ottenimento e al mantenimento della pace. Così come alla salvaguardia dei nostri militari impegnati in quei territori. Le mie dichiarazioni riprese in questo articolo de Il Tempo. Al voto per difendere gli italiani nel mondo Il 29 marzo si vota per il referendum sul taglio dei parlamentari. Una riforma che penalizza molto gli italiani nel mondo. Perché, mentre i connazionali all’estero aumentano di un quinto, i propri rappresentanti in Parlamento vengono diminuiti. Con la conseguenza che le questioni relative a chi vive oltre confine avranno molto meno peso e spazio. I residenti all'estero possono votare per corrispondenza al referendum, come per le normali elezioni politiche. Ed è importante mobilitarsi per il No. Ne ho parlato intervenendo a Winterthur ospite di Giuseppe Ticchio e di Luigi Fucentese. E ne parlo in questa intervista a Radio Roma Capitale. Italia Viva cresce in Europa Il voto degli italiani residenti in Europa è da sempre anti sovranista. Aperto e riformista. Per questo tanti stanno scegliendo di aderire a Italia Viva. Ed è un piacere poter incontrare i tanti connazionali che stanno dando vita ai comitati Italia Viva in Europa. Ho avuto modo di incontrarli intervenendo alle inaugurazioni di Colonia, Mannheim, Winterthur. Nuovi comitati si sono aperti nelle settimane scorse anche a Nizza, Basilea, Ginevra. Così come a Bruxelles, dove siamo intervenuti insieme alla ministra all'agricoltura Teresa Bellanova ed al collega europarlamentare, Nicola Danti. E nelle prossime settimane inaugureremo Berlino, Zurigo, Stoccarda. Quella di Italia Viva è una comunità aperta. Vivace. Inclusiva e in crescita. Per farne parte basta iscriversi al partito o aprire un comitato su www.italiaviva.it Roma, 5 febbraio 2020 |
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