Care amiche e cari amici in Europa,
il ripristino dell‘esenzione sull’Imu per la casa in Italia è una delle questioni che sta più a cuore ai nostri connazionali all’estero. In questi giorni ne ho discusso in diverse occasioni. Portandola anche in Parlamento. In questa newsletter vi aggiorno sui dettagli e sugli incontri che ho avuto di recente sull’argomento. Bisogna abolire l’Imu agli italiani all’estero. Una mia proposta di legge Non trovo giusto che gli italiani che vivono all’estero debbano pagare l‘Imu sull‘immobile di proprietà in Italia. Visto che questa tassa è stata abolita per chi vive nella prima casa in Italia, non si capisce perchè dovrebbero pagarla coloro che vivono fuori dai confini nazionali. Per giunta la devono pagare come se fosse una seconda casa. Il che è scorretto, dato che per molti connazionali quella in Italia è l’unica casa di proprietà. È per questo che come Italia Viva stiamo insistendo fortemente nei confronti del Governo affinchè si reintroduca l‘esenzione con la prossima legge di bilancio. Intanto per i pensionati. L‘avevamo introdotta con il Governo Renzi, così che dal 2015 i nostri pensionati iscritti all’Aire non avevano più dovuto pagare la tassa. Ma poi l‘esenzione è stata abolita nel dicembre scorso a causa di una misura di infrazione dell’Unione Europea. Ecco perché ho lavorato ad una formulazione con la quale reintrodurre l‘esonero dall‘Imu, senza che l‘Europa possa avanzare proteste. Ed ho depositato una proposta di legge, di cui ho parlato nella mia intervista a Rai Italia. Con l‘intento di farla adottare dal Governo quanto prima. Dal Comites di Zurigo oltre 2500 firme per abolire l’Imu L‘abolizione dell‘Imu è una richiesta che arriva forte da tanti nostri connazionali all’estero. Ad esempio dalla Svizzera, dove il Comites di Zurigo, grazie alla mobilitazione del Presidente, Luciano Alban, e del Commissario Giuseppe Ticchio, in poche settimane ha raccolto oltre 2500 firme di connazionali. Per chiedere al Governo di abolire l’Imu per i pensionati italiani residenti all‘estero. Si tratta di una mobilitazione preziosa, che dà voce, dal basso, alle numerose richieste dei nostri concittadini. E dà forza alla nostra battaglia. Ne parla Askanews in questo articolo. Anche i Bellunesi nel mondo chiedono di abolire l‘Imu La stessa richiesta arriva anche dall‘associazione dei Bellunesi nel mondo. Che si è rivolta ai sindaci dei diversi comuni della zona, invitandoli a farsi carico loro stessi, a livello comunale, dell‘abolizione dell‘Imu per i concittadini residenti all‘estero. E la risposta dei Comuni non si è fatta attendere. Hanno già deliberato in questo senso le amministrazioni di Pedavena, Alpago, Ponte nelle Alpi, Borca di Cadore. Mentre hanno annunciato la volontà di procedere nello stesso modo anche i Comuni di Seren del Grappa e Santa Giustina. Bravissimi sindaci. Consapevoli di quanto i concittadini all’estero valgano per il proprio territorio. Mi unisco al presidente dei Bellunesi nel mondo, Oscar De Bona, nel ringraziarli e congratularmi con loro per la scelta lungimirante. Amministratori consapevoli del valore dei propri concittadini all‘estero Aumenta così il numero degli amministratori che hanno deliberato autonomamente in giunta per esonerare i propri concittadini Aire dal pagamento dell’Imu. Facendosene carico anche economicamente: ad esempio a Cattolica Eraclea e a Marsico Nuovo. Oppure chiedendo al Governo di ripristinare l‘esenzione. Cosa che hanno fatto i Comuni di Mirabella Imbaccari, San Fele, Ruvo del Monte, Rapone, Atella, Satriano di Lucania e San Giovanni a Piro. Ne ho parlato in questo articolo sulla rivista Rinascita. Sono tutte località che si rendono conto che l’abolizione dell’Imu é un toccasana per gli stessi Comuni in Italia, prima ancora che per i connazionali all‘estero. Perché chi vive il territorio sa bene quanto sia prezioso il contributo di ritorno dei nostri connazionali nel mondo, sia in termini economici che culturali. Bentornata America È un bel messaggio di speranza quello che arriva dagli Stati Uniti. Per l’Europa e per il mondo intero. Con l’elezione di un democratico alla Casa Bianca finisce l’era del populismo e della propaganda arrogante e aggressiva contro ogni minoranza. Sono certa che Joe Biden riuscirà a ricucire il dialogo dell’America con l’Europa. Lo farà con quel sorriso luminoso con il quale ha saputo affrontare anche i duri drammi personali che la vita gli ha riservato. Motivo di ottimismo per il futuro è anche l‘elezione di Kamala Harris, prima vicepresidente donna, figlia di immigrati. Emblema della grande commistione di culture che ha reso l’America quel simbolo di libertà al quale, da oggi, torniamo a guardare con fiducia. Bentornata America! Roma, 12 novembre 2020
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