finalmente una buona notizia. Abbiamo ripristinato l‘esenzione sull‘IMU per i pensionati all’estero. Sarà del 50%. Dal 2022 contiamo di abolirla del tutto. Dopo lunghe discussioni e centinaia di colloqui, viene premiata la tenacia con la quale abbiamo insistito per ottenere questo obiettivo. A partire dalla prossima primavera gli aventi diritto all‘esenzione dovranno pagare solo la metà di quanto pagato quest‘anno. Anche se avrei preferito poter prevedere da subito la totale abolizione, si tratta comunque di una prima grande soddisfazione. Alla quale stavo lavorando da anni, come sanno bene tutti coloro che seguono il mio lavoro. Ne parlo in questa intervista a
Rai Italia. E vi racconto un po‘ come sono andate le cose negli ultimi mesi in questo numero speciale della newsletter.
Come siamo arrivati a questo risultatoL‘anno scorso l‘IMU era stata reintrodotta a causa di una possibile multa, che l‘Europa avrebbe somministrato all‘Italia per aver favorito i connazionali italiani a danno di altri cittadini europei, proprietari a loro volta di una casa nel nostro paese. Dunque per abolirla di nuovo bisognava trovare una formulazione alternativa che consentisse all‘Italia di non provocare una nuova sanzione europea. Esattamente ciò che mi è riuscito di fare attraverso un confronto serrato, per mesi, con una serie di funzionari. Esperti di fiscalità e tassazione, ministero delle Finanze, e dell’Unione Europea. Il testo da me elaborato lo abbiamo poi presentato insieme al collega Massimo Ungaro, alla Camera, il ramo del Parlamento dove quest‘anno è possibile apportare modifiche parlamentari alla Legge di Bilancio. E attraverso l‘impegno di Italia Viva tutta, siamo riusciti a far convergere il Governo sulla nostra linea.
Chi potrà essere esonerato della metàGrazie alla nostra battaglia e al risultato raggiunto a partire dal 2021 dovrà pagare la metà dell’IMU chi, pur risiedendo all‘estero, possiede una casa in Italia e percepisce una pensione, per il conteggio della quale, sono stati considerati anche contributi maturati in Italia, eventualmente anche solo figurativi. Ad esempio perché si é fatto il servizio militare in Italia o perché vi si è lavorato, anche solo per qualche mese.
Grazie al Comites di Zurigo...Come Italia Viva ci abbiamo lavorato a lungo. Ma è importante avere anche sopporto dal territorio. Ecco che ci è stato di grande aiuto il sostegno che ci è arrivato da iniziative sinergiche, volte a perseguire lo stesso obiettivo. Un grazie sentito va al Comites di Zurigo, che ha raccolto oltre duemilaecinquecento firme grazie all‘impegno del Presidente, Luciano Alban e del consigliere Giuseppe Ticchio. Con lo scopo di sensibilizzare l’Esecutivo a reintrodurre l‘agevolazione fiscale.
...e grazie anche ai Comuni che ci hanno sostenutoAltrettanto utili sono state le delibere comunali approvate da una serie di Comuni. Perché hanno rafforzato la nostra richiesta politica, sostenendo a loro volta che le regole a livello nazionale vanno cambiate. La mia gratitudine va ai Sindaci che hanno portato avanti queste delibere. Innanzitutto ai Comuni di Cattolica Eraclea, Marsico Nuovo, Pedavena, Alpago, Ponte nelle Alpi, Borca di Cadore. Amministrazioni che si sono addirittura fatte carico a proprie spese dell‘abolizione dell‘IMU già a partire dall‘anno 2020. E poi un grazie sentito va anche ai Sindaci dei Comuni di Mirabella Imbaccari, San Fele, Ruvo del Monte, Rapone, Atella, Satriano di Lucania, Seren del Grappa e Santa Giustina
, che pur non riuscendo a sostenere i costi, con il loro voto hanno sollecitato il Governo a reintrodurre l‘esenzione a livello nazionale.
Grazie per un sostegno politico preziosoMa alla fine, per un’iniziativa politica di questo tipo, riesci ad avere successo soltanto se hai il sostegno incondizionato del tuo gruppo politico. Adesso ho questa fortuna. Per questo un grazie grande va a Matteo Renzi, ai nostri Presidenti Teresa Bellanova ed Ettore Rosato ed ai nostri capigruppo di Camera e Senato. Durante tutto questo processo complicato non hanno mai messo in dubbio la loro ferma volontà di conseguire questo risultato. A beneficio dei nostri connazionali all‘estero. Non a caso avevamo introdotto l’esenzione dal 2015, per la prima volta, proprio sotto il Governo Renzi. E adesso siamo nelle condizioni di ripristinarla, anche se inizialmente solo per la metà dell‘importo, in una formula corretta, così da evitare ulteriori dubbi da parte di Bruxelles. Poi con la prossima legge di bilancio cercheremo le risorse per abolirla del tutto. È un percorso lungo e difficile. Ma è un primo importante successo. È un modo per dimostrare con i fatti che, per noi, gli italiani all‘estero non sono cittadini di serie B.
Auguri sinceriIl più caloroso buon Natale. Ed un 2021 ricco di salute, in cui sia possibile riconquistare una vita serena e bella.
Roma, 20 dicembre 2020